Quando si parla della blefaroplastica non ablativa come facciamo noi in questo articolo stiamo parlando di quella blefaroplastica che si chiama anche se non chirurgica che ha l’obiettivo di eliminare degli inestetismi in quelle aree del corpo che tra l’altro sono inestetismi molto evidente dall’esterno, senza l’utilizzo di bisturi, e questo farà felice molte persone che hanno paura di sottoporsi a qualsiasi intervento chirurgico anche quello meno invasivo.
In ogni caso stiamo parlando di persone che vogliono risolvere delle problematiche di inestetismi che riguardano delle borse sotto gli occhi o le palpebre cadenti e questa strada può essere una strada interessante da prendere in considerazione.
Naturalmente bisogna anche trovare degli specialisti adeguati, in questo caso dei chirurghi estetici che sanno spiegare ai loro futuri pazienti o alle loro future pazienti quali sono i vantaggi di questo tipo di trattamento e quali sono i limiti dello stesso.
Questo significa interloquire con degli specialisti che fanno dell’onesta, dell’etica e della trasparenza I valori principali del loro lavoro, e comunque non dobbiamo mai dimenticarci che quando parliamo di medicina estetica come in questo caso o anche di chirurgia estetica quando sono implicati degli interventi, si parla sempre di medicina e si parla sempre della cura del nostro corpo.
Ad esempio per quanto riguarda i limiti lo specialista in questione spiegherà che un intervento di blefaroplastica non ablativa può essere utile solo per casi di lieve entità, perché altrimenti bisognerà valutare altre strade come quella chirurgica.
La tecnica principale che riguarda una blefaroplastica non chirurgica può prevedere l’uso del laser, laser che riuscirà a stimolare il ringiovanimento della pelle nella zona circostante agli occhi, zona che riacquisterà una certa tonicità e che non ci vergogneremo più di mostrare all’esterno.
La brutta notizia è che non sempre basterà una sola seduta perché, dipendendo dalle caratteristiche fisiologiche del paziente e dalla sua situazione specifica di partenza, in certi casi bisognerà mettersi d’accordo per un ciclo di sedute.
Sono varie tecniche le connesse alla blefaroplastica non ablativa
Per quanto riguarda le varie tecniche connesse alla blefaroplastica non ablativa alle quali accennavamo nel titolo di questa seconda parte possiamo pensare a una tecnica molto diffusa e cioè quella del plexer.
Praticamente si parla di uno strumento elettrico che ha una punta metallica che rilascia un plasma che se viene messo sulla punta e appoggiato sulla palpebra che verrà bruciata e poi agirà in dei punti specifici.
Certamente a parte le tecniche come sempre diciamo in questi casi, perché poi è la realtà dei fatti, conta molto anche lo specialista al quale ci rivolgiamo perché come in ogni settore non tutti hanno lo stesso talento e ci sono dei medici e chirurghi estetici che sono di alto livello.
E soprattutto dipende anche dal budget che abbiamo a disposizione e comunque teniamo presente che, rispetto ai costi di questi interventi, sono tante le variabili da prendere in considerazione, e cioè l’età del paziente e le condizioni della cute da trattare, così come dall’intensità del difetto della palpebra.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Blefaroplastica Genova data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)