Blefaroplastica Non Ablativa Genova

La medicina chirurgica ha nel tempo apportato tante nuove innovazioni nel campo degli interventi medici, come ad esempio la blefaroplastica non ablativa. In questo sfruttamento di nuove tecnologie e nuove scoperte, la Blefaroplastica Non Ablativa Genova ha permesso di prestare una maggiore attenzione agli effetti naturali. Infatti, tramite interventi mirati, si ha la garanzia di recuperare una pelle molto soda e anche particolarmente elastica. La Blefaroplastica Non Ablativa Genova sfrutta dei meccanismi e delle tecnologie in grado di garantire un recupero della tonicità cutanea, per la quale è importante far fare tutta una serie di analisi e di interventi da parte di professionisti nel settore. Questa nuova tecnica sta diventando sempre più richiesta sia da soggetti che hanno una pelle matura, ma anche da parte di persone giovanissime e che hanno intenzione di avere una riduzione delle rughe di espressione o di cambiare la forma del loro occhio. Ovviamente parliamo sempre di interventi chirurgici e che perciò non devono essere sottovalutati per pulizia o anche per effetti post-operazione.

Blefaroplastica Non Ablativa Genova con il Plexer e abrasione, di cosa si parla?

Il Plexer è un piccolo dispositivo che utilizza il quarto stadio della materia, cioè il plasma, che poi non è altro che una sorta di essenza gassosa che permette di bruciare i tessuti, senza danneggiarli in modo grave. Tale ustione riesce a far ritirare direttamente i tessuti su sé stessi per risollevarli ed eliminare il cedimento cutaneo che avviene a causa di invecchiamento o perdita di tonicità. In effetti notiamo che la situazione è piuttosto semplice se valutiamo le operazioni che avvengono con il Plexer. Queste rientrano nella Blefaroplastica Non Ablativa Genova perché non utilizzano bisturi e non vengono procurate lesioni o tagli dei tessuti. Il gas usato in questo dispositivo viene tratto dall’aria e tramite una serie di scariche elettriche, sparato successivamente nelle cellule epidermiche. Il risultato è quello di creare una “vaporizzazione” della superficie in grado di definire l’area trattata. Ovviamente, in parole molto più povere e semplici, si tratta di una piccola ustione in grado di garantire un risultato di ringiovanimento che ha una buona durata nel tempo. Da principio, questa blefaroplastica non ablativa, interessava le palpebre e tutti i problemi che c’erano al loro interno, come ad esempio:

 Cedimento cutaneo
 Rigonfiamento e perdita della tonicità
 Prolasso epidermico
 Rughe delle palpebre molto accentuate
 Caduta laterale della palpebra

Attualmente, la Blefaroplastica Non Ablativa Genova con l’utilizzo del Plexer viene eseguita anche sulle pelli molto mature che hanno diverse rughe laterali o anche nella parte sottostante all’occhio. Il tutto in modo da garantire un risollevamento epidermico. Nel caso le abrasioni fossero molto accentuate, sarà possibile eventualmente ricompattare ed eliminare questi segni con un fascio laser in grado di sbiancare tale cicatrice. Attenzione che non si parla di una lesione che rimarrà per sempre. Infatti l’abrasione ha una durata varia che cambia in base alla tipologia di pelle, all’età del soggetto, ma anche ai problemi trattati. Ovviamente il plasma deve essere mirato nella parte da trattare perché altrimenti si rischia di non avere un intervento in modo diretto. Ad ogni modo, è possibile ottenere un chiarimento sul tipo di operazione che si effettua sul proprio volto.

Blefaroplastica non ablativa, qual è il meccanismo usato e come capire questi interventi?

Usando dei gerghi tecnici, la Blefaroplastica Non Ablativa Genova viene svolta eliminando direttamente alcune parti della superfice dell’epidermide (che sono chiamate corneociti) tramite un intervento ed effetto di sublimazione, cioè con un’abrasione superficiale. La sublimazione è il passaggio della materia dallo stato solido a quello gassoso. Tramite un dispositivo specifico, chiamato Plexer, si attua questo meccanismo di intervento. Esso va dunque a vaporizzare le cellule esterne, quelle che possono appesantire la pelle e dunque provvedere a un cedimento o prolasso, in modo diretto e senza intervento di bisturi. Tale intervento non interessa gli stati più profondi, che possono poi essere danneggiati, ma la parte superficiale che deve essere quella presa di “mira” dalla blefaroplastica non ablativa. In base alla tipologia di problema è possibile che il soggetto, cioè il paziente, debba sottoporsi a diverse sedute che gli consentano di avere una buona blefaroplastica totale. A questo punto l’abrasione non crea dei danni necrotici come le ustioni che sono molto più gravi e che danneggiano la solidità e l’idratazione cellulare. L’effetto è per certi versi molto più soft, ma offre ottimi risultati per un certo lasso di tempo, garantendo qualche anno di risollevamento della palpebra. Infatti il problema o il vantaggio di sottoporsi a delle operazioni di Blefaroplastica Non Ablativa Genova è quello di non avere degli effetti permanenti. Per alcuni soggetti diventa un problema perché magari desiderano avere l’effetto permanente, ma per altri è un vantaggio perché è possibile eseguire diverse operazioni in grado di essere studiate in base ai nuovi cedimenti cutanei presenti. Infatti è sempre preferibile eseguire delle operazioni temporanee perché poi sarà eventualmente possibile eseguire nuovamente altri interventi in base alla tipologia di invecchiamento che progredisce all’interno della pelle. Al contrario, quando si parla di effetti permanenti, la situazione diventa molto più complessa da gestire e anche gli effetti risulteranno artificiosi e non naturali.

Blefaroplastica Non Ablativa Genova, un intervento mirato nelle palpebre inferiori

Un altro impiego della Blefaroplastica Non Ablativa Genova interessa la palpebra sottostante che, anche se si muove meno rispetto a quella superiore, spesso si ritrova in una situazione di invecchiamento o di danno cutaneo che deve essere recuperata tramite degli interventi chirurgici di medicina estetica. Infatti, spesso si verifica la comparsa di rughe nella parte sottostante o al limite un cedimento cutaneo per il quale proprio l’abrasione consente di ottenere un risollevamento e anche una cura mirata in grado di fornire dei risultati ottimali. Di certo abitualmente è la Blefaroplastica Non Ablativa Genova ad essere sempre preferita nel caso di danni accertati alle palpebre, ma è possibile che ci sia anche un intervento nella parte superiore, se il medico lo ritiene utile per eliminare dei problemi evidenti. Facciamo questa premessa proprio perché a volte non è facile da capire quale sia la qualità dell’intervento ed è possibile che ci siano degli impieghi variegati, ma che offrano dei risultati eccellenti.

Evitare sanguinamenti e cicatrici, possibile?

Utilizzando il Plexer o Plexr si ottiene una Blefaroplastica Non Ablativa Genova senza danni da ferite, incisioni o lesioni realmente problematiche sugli occhi. Seguendo qualche video su internet è tuttavia normale osservare l’operazione tradizionale che prevede delle incisioni. In questi casi si tratta un intervento mirato per dei problemi realmente molto seri, o anche per quelle persone che hanno intenzione di ottenere degli effetti di lunga durata. C’è da dire che la parte che è più preoccupante e a cui porre un valido supporto terapeutico, è la fase di post operazione. In questo caso si parla di un danno che interessa direttamente la zona delle palpebre, dove la pelle è molto sottile, ma dove l’incisione è dolorosa. La parte rimane comunque gonfia per settimane e non è escluso che ci siano dei problemi che riguardano anche il sanguinamento. Diciamo, senza usare giri di parole, che i danni sono molto seri e questo vuol dire anche soffrire di problematiche che spesso sono fastidiose da gestire. Al contrario, utilizzando la blefaroplastica non ablativa, che viene eseguita con delle micro-ustioni, non si soffre di alcun sanguinamento e non si avranno delle cicatrici da “tessuto reciso”. Questo è già un buon motivo che spinge centinaia di utenti ad affrontare questo tipo di intervento per una blefaroplastica non ablativa. C’è da dire che si parla sempre di un intervento chirurgico che deve essere effettuato con un’anestesia locale in sale operatorie sterili e ben pulite. Ovviamente la domanda che molti si pongono è quella di capire come mai non esistano segni o cicatrici da ustioni. In realtà la cicatrice da ustione non è come quella che si vede nei segni causati da incisioni da bisturi: si tratta di lesioni da scottature che tendono a nascondersi all’interno delle pieghe naturali delle palpebre. Tanto per capirci, la palpebra ha già delle pieghe sue del tutto fisiologiche, che possiamo osservare senza troppi problemi. La Blefaroplastica Non Ablativa Genova riesce a bruciare la pelle cascante o cadente, direttamente puntando su una maggiore definizione delle pieghe stesse, e questo permette di “nascondere” letteralmente i segni delle ustioni. La pelle risulterà immediatamente tirata, tanto da ottenere anche un effetto di risollevamento della palpebra senza cambiare la colorazione della pelle e senza accusare nemmeno problemi di sanguinamento. La situazione risulta in tal modo molto più controllata e senza alcun problema di danno diretto. Di certo è consigliata per diversi motivi. Nei centri che operano ed eseguono direttamente la Blefaroplastica Non Ablativa Genova è possibile vedere anche i risultati che si sono avuti direttamente su altri pazienti. Ovviamente è sempre consigliabile eseguire una corretta pianificazione dell’intervento da fare direttamente sulle problematiche esistenti per chiarire quali sono i punti su cui si può usare o meno la blefaroplastica non ablativa. Nei giorni successivi, cioè in fase post-operazione, si dovrà sottostare solo a qualche piccola problematica di gonfiore: una situazione normale, ma si consiglia anche di non prendere il sole direttamente, senza cioè applicare alcuna protezione. Ad ogni modo potrete ottenere dei chiarimenti in merito (anche su quali sono i gesti da dover perseguire durante la fase post operatoria) dal medico o professionista che esegue l’intervento in prima persona.

Blefaroplastica Non Ablativa Genova per la palpebra cascante in un lato

Le palpebre possono anche andare a cedere in un punto dell’occhio, magari lateralmente e questo è un problema che riguarda anche le persone giovani che hanno una forma dell’occhio che “nasce” cascante e che rende l’occhio molto triste. Naturalmente è vero che la Blefaroplastica Non Ablativa Genova viene usata soprattutto nelle pelli più mature, ma c’è da dire che viene spesso impiegata anche per gli inestetismi che compaiono negli occhi di alcuni soggetti particolarmente giovani. La forma dell’occhio può essere facilmente modificata con un intervento tramite la “non ablazione” per sollevare la palpebra e dunque ingrandire l’occhio stesso. I risultati sono quelli di avere un’azione di ricostruzione e di eliminazione delle rughe d’espressione. Tra gli interventi non chirurgici (perché non prevedono l’uso del bisturi), si nota come questa renda una piena soddisfazione agli utenti. Ovviamente è possibile ottenere degli effetti molto soddisfacenti che magari sono utili per i pazienti che hanno intenzione di sottoporsi a una ricostruzione tramite il bisturi. Infatti, molte volte si avrebbe l’intenzione di effettuare delle modifiche strutturali del proprio volto, ma non si riesce a capirne bene gli effetti. Prima di fare interventi permanenti, è possibile quindi sottoporsi a queste tipologie di operazioni che sono poco aggressive per l’organismo e anche per la pelle per valutare l’effetto e nel caso non questo non piaccia, si potranno fare ulteriori sedute di ripristino sempre poco aggressive. Ad ogni modo, non solo le persone giovani che hanno dei problemi di una forma cascante della palpebra possono avere bisogno di una blefaroplastica non ablativa, ma come suggerito sono soprattutto le persone in avanti con l’età a soffrire di questa problematica. Questo inestetismo è caratterizzato da un danno nella parte laterale della palpebra, cioè da un danno che interessa un cedimento che si deposita o all’interno dell’occhio, creando una limitazione della visuale, oppure nella parte esterna, provocando una sorta di “occhio triste”. In questo caso la palpebra non ha ceduto totalmente, ma di certo non presenta una buona consistenza o una sufficiente elasticità. Tramite l’intervento di Blefaroplastica Non Ablativa Genova si riesce quindi a ricompattare e a risollevare la palpebra portandola nuovamente alla sua forma originale.